Fine Art

Compunctio Aesthetica:

8200 kilometers traveled, hundreds of statues, thousands of tattoos, half a million shots, five years of work and a single idea: exploring aesthetics and its realm.

Aesthetica: a term coined by Baugmarten in 1735. It is defined as the doctrine of emotional knowledge. In the eighteenth century, in a specific and technical sense, the doctrine of beauty, natural or artistic, is the actual experience of beauty, of art production and art products, which characterizes a historical period, a civilization, an artist’s work, the thought of an author, or of a philosopher.

Before Baugmarten, we find track of the definition of artistic activities in the Hellenistic civilization. Techné was the term used to indicate every human operation aimed at modifying and transforming the things of nature. Ever since the first evidence of it, man has always tended to transform the symbols of nature, aiming at perfection and coining, during different cultural eras and situations, an aesthetic canon ad hoc, or a revised aesthetic ideal of the body recognized as “objectively beautiful” from society.

Today, in the age of personalization, the tattoo phenomenon seems to erase the concept of absolute beauty, sedimenting under the skin regardless of beauty, color, size, height or age. If all this had happened in the past (in a widespread way and outside the specific cultures that had adopted and developed it), it would have certainly forced painters and sculptors to find a solution to understand it and represent it.

Here, then, the world my imagination took over.

Compunctio Aesthetica: 
8200 chilometri percorsi, centinaia di statue, migliaia di tattoo, mezzo milione di scatti, cinque anni di lavoro e solo un’idea: guardare all’estetica e al suo dominio.
Aesthetica: termine coniato da Baugmarten nel 1735. Si propone come la dottrina della conoscenza sensibile. Nel XVIII secolo, con senso specifico e tecnico, la dottrina del bello, naturale o artistico, è l’esperienza del bello, della produzione e dei prodotti dell’arte, che caratterizza un periodo storico una civiltà, l’opera di un artista, il pensiero di un autore , di un filosofo. 
Prima di Baugmarten, troviamo traccia della definizione delle attività artistiche nella civiltà ellenistica. La  techne era il termine usato per indicare ogni operazione dell’uomo tesa a modificare e a trasformare le cose di natura. Da che se ne ha testimonianza, l’uomo ha da sempre teso a trasformare i segni della natura mirando alla perfezione e coniando nelle diverse epoche e situazioni culturali un canone estetico ad hoc, ovvero un ideale estetico aggiornato del corpo riconosciuto come “oggettivamente bello” dalla società. 
Oggi, nell’era della personalizzazione, il fenomeno tatuaggio sembra annullare il concetto di bello assoluto, andandosi a depositare sotto alle pelli indipendentemente da bellezza, appunto, colore, taglia, statura o età. Se tutto questo fosse accaduto in passato,  (in modo diffuso e al di fuori delle culture specifiche che lo avevano adottato sviluppandolo) avrebbe sicuramente costretto pittori e scultori a trovare una soluzione per comprenderlo e rappresentarlo. 
Ecco, quindi, di quale mondo la mia immaginazione si è appropriata
Gabriele Milani

 

 

Selected By 29 Arts Gallery http://29artsinprogress.com/project/unpublished-photo-2018/